Il primo dettaglio che questa nuova versione di Il Grinch modifica è la malvagità. Cioè quello fondante.

L’essere che ruba il Natale era già arrivato in varie versioni animate in tv (una volta anche in live action con Jim Carrey) e pur essendo una storia per bambini aveva una maniera tutta sua di rappresentarne la meschinità. Che poi è la forza del racconto originale di Dr. Seuss, elaborare una sua versione del maligno per bambini, innocuo eppure concreto. Anche perché, come per Scrooge, il punto della parabola del Grinch è proprio la conversione, il potere salvifico delle feste natalizie. Qui invece il protagonista è subito normale e avrà una metamorfosi visiva, cioè apparirà finalmente cattivo, solo quando maturerà la decisione di rubare il Natale, ovvero a film più che inoltrato quando ormai ci è stato presentato a parole come un essere con un cuore piccolo ma nei fatti come una figura simpatica anche se asociale.

Animato dalla Illumination questo film ricalca molti degli elementi d...