Non ci sono dubbi sulla riuscita grafica e sulla portata di Il libro della vita. Il film di Jorge R. Gutierrez è una festa per gli occhi.

L’impressione che se ne ha a prima vista è confermata lungo tutto lo svolgersi del film anche nei dettagli, l’impatto delle panoramiche non è diverso nelle composizioni delle inquadrature più ravvicinate, negli stacchi di montaggio da Bill Plympton (ma con una cura visiva da illustratore) e nei movimenti dei personaggi. Insomma è un film dalla fattura mostruosa, dotato delle caratteristiche del kolossal, ovvero quel connubio di ambizioni smisurate e cura minuziosa di una lunga quantità di dettagli. Eppure crolla là dove non dovrebbe: nella storia.

Spalleggiato da Guillermo Del Toro questo lungometraggio animato in computer grafica che si diverte a giocare con le marionette (i personaggi sono quelli di una storia raccontata all’interno del film e per questo sono come marionette agite da un narratore esterno), racconta di una grande l...