Il Piccolo Yeti, di Jill Coulton – la recensione

Da quando Jeffrey Katzenberg se n’è andato nel 2016 la Dreamworks Animation non è più la stessa. Da tempo portava avanti i suoi franchise, adattava altre proprietà intellettuali come Capitan Mutanda o tentava esperimenti come Trolls o Baby Boss (di buon incasso ma non propriamente dalle idee devastanti), nel 2018 invece non ha fatto uscire niente e nel 2019 oltre all’ultimo Dragon Trainer tira fuori questo Il Piccolo Yeti, un esperimento di conquista della Cina e di riduzione della complessità. Non certo ambizioso, costato poco ed effettivamente da poco.

Ambientato in una metropoli sul mare come può essere Shanghai o Hong Kong, il film racconta di ragazzi cinesi (che rispondono a “tipi” cinesi e non americani) che trovano uno yeti sul tetto. L’animale è braccato da una società che lo vuole imprigionare, i ragazzi invece lo vogliono liberare. È la trama di E.T. rimessa in scena un’altra volta ancora, in cui per giunta nemmeno la ca...