Verso l’inizio Il Premio menziona Il Posto Delle Fragole di Ingmar Bergman, lo fa in un atto di onestà intellettuale (i personaggi sostengono che quello che stanno facendo somiglia a quel che accade in quel film), perché nella sua prima parte l’opera seconda da regista di Alessandro Gassman sembra andare a parare proprio lì: un grande intellettuale è stato insignito del nobel e deve andarlo a ritirare, sceglie di viaggiare fino alla Svezia in macchina per attraversare i luoghi della sua infanzia vedendo davanti a sé i propri ricordi. I paragoni finiscono qui però, perché non solo Il Premio nel ricalcare Bergman lo rifà più in omaggio alle film commission e alle belle inquadrature dei paesaggi che al film in sè, non solo Il Premio è in realtà una commedia molto episodica dal tono dolcetto e ruffiano, non certo quello rigoroso e senza scampo di Il Posto Delle Fragole, ma soprattutto perché il suo schema e il suo obiettivo sono proprio altri.

Infatti dopo il primo momento di ricordi...