Più Gran Bretagna, più idealismo, più razionalizzazione, ordine e struttura militare, più tradizione e grandi spazi, più film commission delle brughiere, più Stonehenge, più veri valori del Regno Unito e infine più 13enni di Attack The Block, ma lo spirito è quello. Nell’Inghilterra di oggi entra la mitologia e il fantastico perché dei ragazzi lo combattano all’insaputa dei genitori, non sono alieni mostruosi ma fata Morgana e il potenziale ritorno del suo regno del terrore. Serve Excalibur (comparsa in un sito in costruzione dentro del cemento armato) e serve un nuovo condottiero che la possa estrarre, serve Merlino (tornato in vita) e soprattutto una serie di nemici da trasformare in alleati (i bulli), riuniti intorno ad una tavola rotonda.

Almeno per tutta la prima metà il puro stile 13enne imbastito da Joe Cornish è in grandissimo spolvero. C’è il senso della grande avventura di cui nessuno sa niente, c’è l’azione molto ben diretta, mostri, creature, spade e sorprese. Ci sono due a...