Hal, cioè Enrico V, è un ragazzo che si batte contro il padre, contro il mondo che il padre rappresenta, contro la sua idea di politica e soprattutto la sua inclinazione alla guerra (sua e di chi lo consiglia e circonda). Ha la faccia ma soprattutto il corpo giovanissimo di Timothée Chalamet (forse il giovane più giovane che abbiamo visto al cinema da anni a questa parte, ha tutto del giovanilismo, non solo l’età), cosa che calza a pennello all’idea di sottolinearne l’impeto giovanile, l’idealismo e il desiderio di distruggere il mondo dei padri per affermarne uno nuovo. Il Re, presentato fuori concorso al Festival di Venezia, è a lungo la storia di come una persona cerchi di non assomigliare al mondo che l’ha preceduto a dispetto di una corte di consiglieri che invece lo spinge in quella direzione, di come si possa rifiutare ogni atteggiamento consolidato per imporre un’identità nuova, ma soprattutto propria.

Michôd assieme a Edgerton riscrive la saga di Enrico di Shakespeare cambiand...