Il Vegetale
di Gennaro Nunziante
18 gennaio 2018
Sembra concepito al contrario Il Vegetale, non partendo da un soggetto, poi sviluppato in sceneggiatura e quindi messo in scena da un regista che ha contribuito a scegliere gli attori che lo recitino, ma direttamente pensato partendo dal protagonista, dall’esito finale cui dovrà arrivare e poi mettendoci un regista e immaginando un intreccio possibile per quella situazione.
A suggerire questa ricostruzione (totalmente inventata) è la maniera in cui Il Vegetale arranchi per gran parte della sua durata e sembri avere un unico concetto molto chiaro: voler essere come tutte le altre commedie già viste e apprezzate, voler dire al pubblico di riferimento quel che gradisce sentirsi dire nella maniera cui è abituato a sentirselo dire.
A suggerire questa ricostruzione (totalmente inventata) è la maniera in cui Il Vegetale arranchi per gran parte della sua durata e sembri avere un unico concetto molto chiaro: voler essere come tutte le altre commedie già viste e apprezzate, voler dire al pubblico di riferimento quel che gradisce sentirsi dire nella maniera cui è abituato a sentirselo dire.
Quale sia il pubblico desiderato dal film è abbastanza chiaro dalla scelta dell’attore protagonista, Fabio Rovazzi, youtuber d’ambito musicale alla sua prima vera prova da attore, per sua sfortuna non aiutato in nessuna maniera dal film o da Gennaro Nunziante
Pensato per essere uguale a tutte le altre commedie italiane, Il Vegetale è il solito racconto di fuga nella provincia, ma con una narrazione confusa e nessuna idea di cinema
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