Esiste un grandissimo territorio tra il cinema porno e quello che non mostra esplicitamente il sesso, un territorio in larga parte inesplorato fatto di film (potenziali) in cui il sesso è mostrato chiaramente ma non è il centro dell’attenzione, non è l’unico elemento generatore di senso ma uno come altri della messa in scena, utile a raccontare una storia o dei personaggi. Film come gli ultimi di Abdellatif Kechiche si avvicinano ad esplorarlo ma Monica Stambrini sembra voler fare un po’ di più partendo “dall’altra parte”. Invece che inserire una visione più seria e realistica del sesso in un film che non è pornografico, Io Sono Valentina Nappi tenta di fare qualcosa di più serio di un film porno.

A partire dalla pornostar che dà il titolo al film, tutto Io Sono Valentina Nappi proviene dal porno, ne ha l’impostazione narrativamente asciutta e con pochi fronzoli, ne ha il minutaggio dedicato al sesso e il protagonismo femminile. Quel che del porno non ha è l’attenzione a qualcos’altro ...