Da quando ad adattare il personaggio di Lee Child c’era Christopher MacQuarrie, penna e mente dietro alcune delle sceneggiature migliori degli ultimi anni, ora il sequel si ritrova il team creativo dietro L’Ultimo Samurai. Salto vertiginoso al termine del quale inevitabilmente Jack Reacher: Punto di Non Ritorno si rompe tutte e due le gambe.
Il film che fece nascere la storia d’amore professionale tra Tom Cruise e MacQuarrie (proseguita con Edge of Tomorrow e coronata sull’altare di un nuovo ottimo Mission: Impossible e in procinto di generarne un altro), nel suo sequel dimostra quanto contasse la mano del suo sceneggiatore e regista.

I 3 sceneggiatori qui all’opera per mettere a punto l’adattamento dell’omonimo libro di Lee Child non sembrano assolutamente adeguati a seguire la scia di MacQuarrie, che pure aveva avuto più di una difficoltà e non era stato impeccabile. Punto di Non Ritorno invece che ricalcare le strutture canoniche del thriller d’indagine in maniera molto personale, c...