Una buona parte della carriera di Steven Sodebergh gira intorno alle figure femminili e all'indagine di come la loro determinazione le conduca, attraverso percorsi inusuali, a prendere le redini delle situazioni o a gestire la propria vita. Non è solo una questione di donne forti, ma di donne che si battono contro tutto e tutti e lo fanno in maniere poco canoniche, non ricalcando le medesime modalità attraverso le quali gli uomini si fanno strada.
Questa premessa è necessaria perchè Knockout è contemporaneamente il film d'azione che ci si aspetta e un'altra versione del metodo Sodebergh per indagare il corpo femminile.
Il regista di Erin Brokovich non è particolarmente appassionato o esperto di cinema d'azione, e benchè Knockout abbia una trama abbastanza canonica (un agente segreto non serve più, il governo cerca di farlo fuori ma lei capisce tutto e per sopravvivere risale la catena del potere facendo fuori quel...
Un film d'azione canonico e non eccelso ma con al centro una vera martial artist, in grado di dare credibilità e plasticità ad ogni scena...
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