La Bambola Assassina è un finto-remake: utilizza titolo e brand Chucky, cioè la bambola con (più o meno) quelle fattezze e il coltello in mano, ma di fatto è un film completamente diverso che vuole spaventare su altri temi e ha proprio un altro cuore.

Quello che rimane è l’anima da slasher autoironico (anche più dell’originale perché molto più consapevole), quel che cambia è il contesto. La versione 2019 di La Bambola Assassina è una distopia del presente in cui l’orrore non viene dal voodoo ma dalla tecnologia, viene dallo sfruttamento di manodopera senza diritti in paesi asiatici da parte di multinazionali occidentali. La nostra noncuranza di cosa avvenga lì per avere qui prodotti di consumo a basso costo è l’origine di tutto, perché lì l’intelligenza artificiale che regola la bambola viene modificata: per dispetto.

L’idea è buona ed è anche applicata abbastanza bene. Chucky apprende per tutta la prima parte del film e non sempre bene, non ha filtri per via della modifica che ha subi...