La storia del cinema africano (di paese in paese con tutte le differenze del caso) è quella di un’industria spaccata tra il massimo del commerciale a budget bassissimi (la cui punta è la Nollywood nigeriana, fatta di action e voodoo films smerciati in DVD e file) e un cinema d’autore che sbarca nei festival europei sempre imitando i corrispettivi occidentali. Il vero cinema africano, specifico, unico, personale, innovativo perché diverso, non lo vediamo. O almeno fino ad ora. Perché La Nuit de Rois è uno dei primi film ad arrivarci che fa tutto un altro discorso. Lo dirige Philip Lacote, al terzo lungometraggio, ed è una co-produzione ivoriano-francese

Le premesse sono una bomba che piega i generi occidentali a situazioni, ispirazioni e cultura non occidentale.

Nella prigione di La Maca, all’interno della quale i detenuti si autoregolano in una società a sé, arriva un nuovo detenuto, un ragazzino secco e spaesato. Sta arrivando la prima notte di Luna rossa e nella più tribale delle tra...