Prima film casalingo con Ethan Hawke, borghesuccio vittima della sua ignavia ideologica, poi film urbano e notturno nei due sequel con Frank Grillo working class hero bianco d’azione, e ora apertamente cinema politico, blacksploitation dei nostri anni dalla parte dei marginali e apertamente contro il governo. La Prima Notte del Giudizio inizia molto bene come un vero cinema di serie B in cui si sta dalla parte dei marginali, dei papponi e dei pesci piccoli, boss di quartiere e criminalucci che una società così ingiusta come quella in cui vivono porta addirittura ad essere la parte giusta (che poi era il cuore di tanta blacksploitation) ma perde sempre di più coerenza e lucidità.

Stavolta vediamo la storia di tutti quelli che solitamente nei film d’azione muoiono senza che gli sia data importanza, vista però dal loro punto di vista. Il loro tentativo di rimanere vivi nella prima notte del giudizio, cioè il prequel della saga in cui vediamo come il partito neo conservatore che si fa chia...