Ci si è messo il dio dei luoghi comuni a far sì che l'ultimo film di Carlo Mazzacurati fosse una delle sue opere più interessanti.

Nonostante chi scriva apprezzi pochissimo il cinema del regista (con qualche eccezione poco originale come Il toro) è indubitabile che La sedia della felicità si ponga ai vertici della filmografia di Mazzacurati. Film poco convenzionale per il nostro panorama, più tagliato per il cinema spagnolo o quello francese che per gli schemi solitamente rigidi della commedia italiana.

Si racconta di tre personaggi mossi unicamente dall'avidità, dal desiderio di mettere le mani sulla fortuna che una neodefunta in punto di morte ha rivelato essere dentro una sedia. Le sedie però in realtà sono 7, identiche, tutte vendute ad un'asta a persone diverse. I 3 partono alla ricerca di quella contenente la fortuna. Uno dei 3 è un prete.

Già dalla sinossi è evidente quanto siamo lon...