La vita straordinaria di David Copperfield, la recensione

A poca distanza da Piccole Donne ed Enola Holmes, la rivisitazione di iconici personaggi letterari ottocenteschi si affaccia ancora al cinema con La vita straordinaria di David Copperfield del regista inglese Armando Iannucci. Dopo l’esilarante e ottimo Morto Stalin se ne fa un altro e la sua fantastoria, Iannucci si misura ora – con risultati decisamente meno soddisfacenti – con la ‘fantaletteratura’, proponendo un adattamento del classico di Charles Dickens dal tono comico e che punta tutte le sue carte sullo stupore visivo e su un andamento narrativo il più coinvolgente possibile.

La chiave di variazione del classico trovata da Iannucci non sta certo nella storia, che è fedele all’originale: ripercorriamo la vita di David Copperfield (qui Dev Patel) dall’infanzia all’età adulta, seguendo le sue vicissitudini nella Londra vittoriana e i suoi dintorni, la sua continua ascesa e discesa tra la classe proletaria e quel...