Nei film di Nuri Bilge Ceylan anche i refoli di vento sembrano ubbidire alle sue indicazioni di regia, sembrano avere il loro posto studiatissimo nella scena e lavorare di concerto con il direttore della fotografia e gli attori per creare momenti perfetti.
Non a caso in L’Albero Dei Frutti Selvatici uno di questi momenti si presenta proprio mentre il protagonista è sotto le fronde di un albero di pere (selvatico) in mezzo alla campagna, sta lì a vivere un attimo sospeso quasi felliniano in cui incontra una ragazza, che probabilmente conosceva da tempo e che dopo scopriremo sta per sposarsi per interesse. Nell’aria c’è tutto quello che non si dicono e che non si tratti di uno dei molti sogni che popolano il film lo conferma il fatto che, per il resto della storia, porterà sul labbro una cicatrice di quel momento.

Non lo dice nessuno ma lo capiscono tutti, quella è la vita che non vivrà.

Aspirante scrittore con libro da fare, pendolare tra grande città e provincia dove vive con i genitor...