LE RAGAZZE DI WALL STREET, DI LORENE SCAFARIA: LA RECENSIONE

Nel 2007, l’anno in cui Kim Kardashian esordisce sullo scenario televisivo, un gruppo di donne inizia la propria scalata al denaro. Se Kim Kardashian, inquadrata in un televisore nella casa di una delle protagoniste, è il simbolo del guadagno fatto usando il proprio corpo, trasformando la propria immagine e le proprie forme in brand, ma anche al tempo stesso il principale veicolo dell’ostentazione e quindi della desiderabilità di uno stile di vita lussuoso, queste stripper che ragionano come il crimine organizzato (ma senza necessariamente infrangere la legge), che hanno uno sfrenato desiderio di accumulo di denaro e che hanno come mezzo principale il proprio corpo, sembrano un epifenomeno della Kardashian.

Eppure a differenza di lei Le Ragazze Di Wall Street – Business Is Business (titolo italiano che sembra una maratona nella scempiaggine multilingue) è un film di puro potere, di forza e di esercizio di un dominio. I...