Laurent Tirard l’ha fatto di nuovo. Il secondo film sul personaggio del piccolo Nicolas (inventato da Gosciny e Sempé) è un altro gioiello di umorismo e capacità di parlare a pubblici diversi.

La trama è un pretesto per nuove avventure: la scuola è finita e la famiglia di Nicolas si trasferisce al mare, nuove amicizie, nuove storielle sentimentali e nuovi battibecchi per i genitori. La maniera in cui la sceneggiatura riesce a dare armonia alla sequela di situazione e gag che potrebbero anche funzionare a sè ha già del magistrale. C’è un filo che corre lungo tutto il film dato dal ritmo e dalla maniera in cui la fine di ogni scena annuncia la successiva, capace di creare un corpo unico a partire da materiale apparentemente eterogeneo. Anche i più consueti espedienti (una storia di finta infedeltà sia dei genitori che di Nicolas) suonano nuovi grazie al passo impresso da Tirard attraverso un montaggio a tratti classico ma quando serve spezzato, nervoso ed estremamente comico....