Norman non è diverso dal Danny Rose di Broadway Danny Rose di Woody Allen, un personaggio tipico della tradizione ebraica, destinato a tribolare per gli altri in cerca di una propria pace. Norman aggiusta le situazioni, millanta conoscenza, si infila alle cene e fa favori in giro per poterne poi chiedere altri in futuro e con quelli sistemare situazioni di nuovo. È un traffichino sempre attaccato al cellulare (rigorosamente con auricolare) che un giorno punta sul cavallo giusto, un parlamentare israeliano a cui fa un grosso favore e che di lì a qualche anno diventa primo ministro. A quel punto la vita di Norman cambia (ma in fondo nemmeno troppo), ha un momento di vero trionfo in cui tutti i veri potenti che gli sbattevano la porta in faccia sono costretti ad omaggiarlo. Eppure quella è la stessa amicizia che causerà guai sempre più grossi.

Richard Gere nella sua ricerca di ruoli diversi in film piccoli, di una legittimazione attoriale che i suoi coetanei dalla medesima fama non tengon...