Lockdown all’italiana non è ambientato nel nostro mondo ma in quello di Enrico Vanzina, che è una versione teatrale della vera Italia degli anni ‘80 con molti riferimenti (a parole) al presente. Una versione teatrale ispirata alla commedia sofisticata viennese e fatta di divisioni nette (i ricchi da una parte, i poveri dall’altra, entrambi consci del proprio stato), di equivoci cortesi, di ragazze avvenenti che vengono a stare al piano di sotto, di occasioni per tradimenti onnipresenti, di donne giovani e belle che si concedono sempre a uomini bruttini ma simpatici e riferimenti pop.
Stavolta siamo una tacca più in basso della media del cinema di Enrico Vanzina quanto a rapidità e sbrigatività nello scrivere. Più che altrove la scrittura è in funzione della recitazione (già solo in Sotto il sole di Riccione, per citare uno dei film più recenti, non era così) e si appoggia agli interpreti mod...
Molto rapido e sbrigativo nella realizzazione Lockdown all'italiana non centra tutti i suoi obiettivi ma ha più di un momento inconsueto, strano e interessante
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