Nell’anno in cui ricorre il centenario dalla fine della Grande Guerra, Peter Jackson si fa cantore della Storia col suo They Shall Not Grow Old, presentato al Festival di Londra. Frutto di un minuzioso lavoro di restauro di filmati – molti dei quali inediti – girati proprio durante il primo conflitto mondiale, Jackson integra le immagini con le testimonianze dei reduci in voice over, concedendosi rarissime sovrapposizioni musicali.

Un’operazione che, se condotta con mano appena più pesante, sarebbe risultata irrispettosa e kitsch: l’intervento di colorazione dei filmati, così come la creazione da zero di una traccia audio plausibile con quanto mostrato nei fotogrammi, potrebbe infatti far storcere il naso alla frangia più rigorosamente filologica del pubblico. Ogni polemica diviene però pretestuosa di fronte alle innegabili, solide radici di verità che sostengono il lavoro di Jackson, esaltate e mai distorte o fagocitate dall’intervento del cineasta ...