Chi l’avrebbe mai detto.

Conoscendo il background di Kristian Levring, tra i primi a sottoscrivere il manifesto di Dogma 95 stilato da Lars von Trier e Thomas Vinterberg, ci si sarebbe aspettati che The Salvation contenesse lo sconvolgimento dei cardini del genere, magari con note provocatorie e polemiche; senza per forza tener fede all’ormai superato voto di castità che accomunò i cineasti danesi quasi vent’anni fa, certo, ma grammaticalmente sporco, in contrasto con la tradizione d’oltreoceano.

Questo ci si sarebbe aspettati. E invece, Levring dà vita al più classico dei racconti di vendetta, confezionando quello che, a un’occhiata superficiale, è in tutto e per tutto un omaggio ai maestri del genere. Ma si rischia di passare da un errore all’altro, perdendo di vista alcuni sottili ma fondamentali punti di rottura che distinguono The Salvation dai suoi precedenti americani.

La storia è incentrata sulle tragiche vicissitudini di Jon, pacato danese i...