Dopo qualche decina di minuti dall’inizio di Loro 1 si ha la netta sensazione che, se fosse il primo episodio di una serie tv sarebbe letteralmente perfetto.

Si ha la sensazione che quello che stiamo vedendo, cioè la voglia di un imprenditore pugliese di uscire dal suo piccolo mondo e ambire a Roma con gli stessi mezzi con cui si è fatto strada lì, cioè regalando cocaina alle donne più belle (lui è più radicale e le chiama “Le puttane migliori”) per farle andare con il potente di turno che gliene sarà poi grato, sia un mondo così vasto che per raccontarlo ci vorrebbe una serie tutta così, girata con quello stile. Per almeno metà di Loro 1 infatti non vedremo lo stile del Sorrentino recente, contemplatore di bellezze giovani, vecchie, papali o grandi ma uno che è la versione evoluta di quello di L’Uomo in Più, elettrico, eccitato da tutto, vogliosissimo di unire la musica e il ritmo, che usa zoom a schiaffo, monta in maniera audace e vuole imprimere un passo indemoniato ad un film per e...