Paolo Sorrentino è l’unico, tra chi ha affrontato il personaggio o la mitologia di Silvio Berlusconi, ad aver avuto il coraggio di andare fino in fondo. Invece che trattarlo con la distanza e il senso del giudizio che si riserva ai personaggi reali quando finiscono in film di finzione, l’ha trattato come un personaggio di finzione, partecipando ai suoi drammi e schierandosi, nonostante tutto, dalla sua parte. Loro 2 completa Loro 1, e alla fine abbiamo ben chiaro che questo filmone in due parti non fa finta di non avere posizioni. Gli errori, le incongruenze, i crimini, le malefatte e gli atteggiamenti ridicoli a Berlusconi sono rinfacciati tutti, in un elenco fattogli da tanti personaggi diversi e con un fare così didascalico da sembrare quasi forzato, da sembrare un passaggio obbligato che va sbrigato in fratta come un elenco doveroso. Questioni enunciate ma non affrontate, perché al film interessa il dramma personale e umano del personaggio. Quel che c’è da chiedersi alla fine...