L'arte della felicità è il titiolo di uno dei libri più famosi di Tenzin Gyatso, meglio noto come quattordicesimo Dalai Lama, il leader spirituale del buddhismo tibetano. Alessandro Rak, regista e sceneggiatore napoletano da sempre affascinato dal mondo spirituale d'oriente, ha deciso di intitolare nello stesso modo il suo nuovo film d'animazione, già mostrato durante la Mostra di Venezia e riproposto in questi giorni qui a Lucca.
Partendo dalla vicenda di Sergio, un tassista napoletano con più d'un segreto (e una serie di conflitti familiari irrisolti), il regista costruisce un viaggio onirico che accompagna lo spettatore fra i quartieri spagnoli di Napoli e le pendici dell'Himalaya. Il fratello del protagonista, infatti, ha scelto di trasferirsi in un monastero buddhista in India, abbandonando una promettente carriera artistica distruggendo insieme alle sue ambizioni anche quelle di Sergio. Nel corso dell'ora e mezza di film...
Dopo Arrugas, Lucca Movie prosegue all'insegna dell'animazione: ecco la recensione di L'Arte della Felicità di Alessandro Rak...
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