Nessuno riesce ad aderire così pedissequamente alla figura e agli stilemi dell'autore, nel senso più pieno e classico del termine, senza averne però l'afflato e la capacità di raccontare un universo a partire da una storia come Steven Soderbergh.
Con i suoi film ha indagato tutti i temi più tipici del cinema autoriale e, anche negli exploit più commerciali, ha sempre infilato in maniera sottile suggestioni, sulla carta, interessanti. Nella pratica però il cinema di Soderbergh, che le tendenze d'autore degli ultimi 20 anni le ha attraversate tutte, non è mai riuscito ad incidere realmente. Nonostante più d'un successo, infatti, i suoi film non sono mai stati capaci di operare quella riflessione o fare quel lavoro che si propongono di fare.
Non fa eccezione Magic Mike, ultima di molte ricognizioni sul corpo umano, realizzate a partire dagli attori protagonisti a cui vengono affidati ruoli emblematici (la porn...
Un film ordinario, che più ordinario non si può, rivestito di una patina, e una fotografia, di autorialità e intellettualismo da Steven Soderbergh...
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