È onesto Mamma Mia! 2, perché fin da subito accetta la sua natura di cinema-cartolina, attaccando con la più tipica veduta da cartolina che in un movimento all’indietro e con una transizione digitale effettivamente diventa una cartolina tenuta in mano da uno dei personaggi. L’ammissione (al netto dell’onestà dimostrata) non cambia molto della stucchevole proposta di uno dei sequel meno ispirati di quest’epoca di sequel, in cui non appena smettono le canzoni degli ABBA prontamente entrano i mandolini a colmare silenzi e una trama inesistente.

Mamma Mia!, il primo, già faceva bella mostra di un’idea di musical vecchia di diversi decenni, la stessa completamente ribaltata da Baz Luhrmann che oggi suona più vetusta che mai. Mamma Mia! Ci Risiamo non ha nemmeno l’alibi del vintage o dell’ironia a fare da foglia di fico. Questo secondo film preferisce giocare con il tempo mostrando la figlia e la madre, in due momenti diversi, lottare per affermare il proprio diritto all’amore e alla permane...