In mezzo a una folla composta sì e no da 3-4 colori (fango, nero, verde scuro della poca erba e uniformi blu scuro) si distingue un puntino rosso fuoco, è Maria Stuarda, la cui capigliatura (come accadeva in Brave della Pixar) dice tutto quel che c’è da dire. In mezzo a mille la riconosciamo perché Josie Rourke, regista di Maria Regina di Scozia, la illumina in un certo modo e organizza tutta la palette della scena così che spicchi. Lei è la protagonista di questo film in costume che da un lato è in linea con tutti i mutamenti del cinema storico britannico, dall’altro invece cerca di fare un discorso più complicato.

Ambienti spogli, palazzi reali che sembrano grotte, molta mestizia dentro e fuori le mura, illuminazione a candele (ma non è tutto illuminato con sole luci naturali) e niente di quello splendore che una volta era associato alle corti medievali al cinema. Il film storico britannico recente ha ribassato ogni epica e racconta il passato del Regno Unito nel fango e nelle nuvole...