Quello di Memorie di un assassino è probabilmente il miglior finale di tutto il cinema degli anni 2000. Era vero nel 2003, quando il film fu presentato al festival di Cannes (era solo il secondo di Bong Joon-ho) ed è vero oggi che il film esce in sala, per la prima volta in Italia, grazie al grandissimo successo di Parasite. È una benedizione che Academy Two cerchi di dare lustro a questa perla che viene dal momento di massima propulsione del cinema coreano, quando Park Chan-wook, Kim Ki-duk e Bong Joon-ho (più una schiera di altri cineasti dietro di loro) toccavano le loro vette più alte dando vita ad una spinta i cui effetti si sarebbero sentiti per i 17 anni seguenti.

Memorie di un assassino, rivisto oggi, è un film che aveva anticipato lo stile contemporaneo e nel quale si trova tantissimo di quel che è venuto dopo.

La storia è quella di un’indagine vera. Quelli del titolo (sarebbero ricordi di un omicidio, non di un assassino) forse sono i ricordi del volto dell’assassino ch...