Quello che sorprende in Memorie di una Geisha è il fatto che non sia un film ruffiano. A differenza di Chicago, questo film non sembra fatto per soddisfare facilmente lo spettatore, tantoché arriva (per fare un semplice esempio) a definire, attraverso un personaggio principale, i soldati delle forze americane di occupazione in Giappone dei “bastardi”. Ma nonostante mi aspettassi un’opera indecente, si tratta semplicemente di una pellicola mediocre e che mantiene una certa costanza nella sua mediocrità. Non ci sono grandi picchi (forse è il momento della danza della Geisha ad essere particolarmente ispirato), né cadute eccessive (anche se nell’ultima parte di cose che non vanno ce ne sono parecchie).
Il problema maggiore è la storia. Francamente, è difficile (se non impossibile) appassionarsi a questi personaggi, decisamente poco avvincenti. D’altronde, siamo nel solito schema di un/a protagonista che divent...
Una bambina giapponese viene venduta dai suoi genitori per diventare una Geisha. Nonostante l’iniziale ritrosia, diventerà famosissima. Mediocre opera seconda di Rob Marshall, il regista di Chicago…
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