Ethan Hunt dorme e sogna. Inizia così Mission: Impossible – Fallout, il migliore dei film mai usciti in questa saga, che era pure iniziata con De Palma, ma che ha trovato in Christopher McQuarrie il vero autore capace di dargli un senso ultimo (e forse è accaduto anche il contrario). Già l’ultimo capitolo aveva regalato un film di una complessità inedita per la serie, ma ora Fallout alza l’asticella a partire da uno stato leggermente confusionale di Ethan Hunt che scopriamo nel prologo, un sogno da cui si sveglia bruscamente perché occorre iniziare una missione. Ricapiterà nel corso del film. Ethan dorme nei viaggi e sogna. Dorme perché non ce la fa più.

Non lo dice mai ed è il non detto più forte del film. La stanchezza, il peso e la fatica. Tutto quello che pare non sentire Tom Cruise (un applauso speciale per lui e per come tiene duro a tutti i livelli, non solo fisici) e il regista che non solo scrive e inventa sequenze d’azione inedite, potenti e a getto continuo, ma ha una ...