Come La classe e come Polisse, anche Monsieur Lazhar prende in esame un contesto ben determinato (umanamente o geograficamente) in un arco di tempo nè troppo lungo nè troppo corto (metà anno scolastico), per mostrare come le interazioni fitte e costanti logorino i nervi, condizionino gli atteggiamenti e soprattutto come il non detto lavori sottotesto in ogni momento modificando rapporti ed eventi. Sociopsicologia non troppo approfondita e soprattutto finalizzata alla ricerca della cuteness, all'ammirazione delle virtù basiche e all'esaltazione dell'utopia del buon maestro e dei probi alunni.
Stavolta si parte da un'opera teatrale e si racconta del monsieur del titolo, un professore che arriva per sostituire un'insegnante di scuola media che si è impiccata. L'evento ha abbastanza traumatizzato i ragazzi e i metodi del nuovo insegnante, per quanto amorevoli, sono radicalmente diversi, più all'antica e meno politicamen...
Indubbiamente amabile ma anche inevitabilmente ruffiano, Monsieur Lazhar è un film per vedere il quale occorre prendere posizione...
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