Dopo aver già raccontato la vera e drammatica storia di suo padre nel documentario I figli della terra, con l’esordio alla finzione di Nel nome della terra il regista francese Edouard Bergeon parla nuovamente delle estreme conseguenze che il progresso industriale e tecnologico ha portato nel mondo contadino contemporaneo: il mondo della sua famiglia da generazioni, il mondo – ormai perduto – di suo padre, dopo il cui dramma ha infatti deciso di intraprendere la carriera di regista. Travolto dai primi anni duemila da processi di globale standardizzazione, il mondo contadino si scontra in modo sempre più drammatico con la spietata spinta modernizzatrice. Qui Bergeon tenta di raccontarlo però quasi esclusivamente dal punto di vista umano, indagando le conseguenze della logica economica sul singolo, sulla sua psicologia, mostrando gli effetti a cascata che questa ha sulla vita privata, sui rapporti interpersonali.

Nel nome della terra è la storia di Pierre (Guillame Canet), che quando negl...