L’obiettivo del film è molto chiaro e nobile: denunciare le molestie alle donne sul posto di lavoro.

Per farlo racconta di una neo assunta in una casa di cura privata che viene avvicinata dallo stimato direttore e subisce delle avances che non si trasformano in altro perché lei fugge. Convocata il giorno dopo le viene fatto capire che “non è successo nulla”. In realtà le voci già corrono, già è odiata dalle altre sue colleghe e al minimo tentativo di alzare la testa e rivolgersi alla legge iniziano le ritorsioni, sia dell’azienda che delle sue pari. Qui poi partirà anche un piccolo momento da detective story abbastanza fuori tono con un testimone misterioso da andare a recuperare in vista di un grande processo. È uno scampolo di mistero pretestuoso in un oceano di fatti estremamente prevedibili che sottraggono al film il piacere primario della visione, cioè la tensione data dal non sapere cosa accadrà.

Non è infatti davvero l’acchiappo dello spettatore grazie ad un intreccio o a sofist...