La storia di Ocean’s Eleven, sia quella del film originale del 1960 diventato in italiano Colpo Grosso, che del remake con Clooney e soci del 2001 girato da Soderbergh, è una trama fatta di coolness. Il punto di tutto non è la grande e impossibile rapina, ma quanto sono desiderabili gli attori e i personaggi che interpretano, svegli, affascinanti, un po’ canaglie e molto ben vestiti. È uno showcase di affiatamento tra attori che sono amici (o almeno hanno buoni rapporti) e delle possibilità di recitare in gruppo. Questa premessa sembra il presupposto perfetto per un gender swap, cioè per rifare al femminile il film, puntando sui medesimi punti di forza. Ocean’s Eight punta però anche su tutti gli altri dettagli del film che rifà.

Gary Ross vuole ricalcare Soderbergh e per continuità ne ingloba alcuni stilemi come le transizioni con zoom a stringere e allargare, è molto rispettoso del film che tutti ricordano (quello del 2001) e ne replica diligentemente anche la trama con i necessari a...