ODIO L’ESTATE, DI MASSIMO VENIER: LA RECENSIONE

In una specie di strana e casuale controprogrammazione di Figli di Giuseppe Bonito arriva Odio l’estate, il primo film di Aldo, Giovanni e Giacomo a cercare esplicitamente il pubblico dei padri, a mettere insieme avventure di genitori e avventure di figli (sempre accoppiati come i primi non vorrebbero), in un summer movie invernale.

Le tre famiglie dei tre comici (portano proprio i loro cognomi) non si conoscono ma si incontrano nella medesima casa di mare, prenotata per le vacanze da tutti e tre per un disguido tecnico. Dovranno adattarsi a vivere insieme anche se sono di gusti, provenienza, carattere e censo diversi. In crisi e pieni di attriti inizialmente, troveranno un’armonia tra di loro e nelle coppie con il tempo. Chi l’avrebbe mai detto….

Odio l’estate, quando presenta i conflitti, sembra quasi Ferie d’agosto con una sorta di facile semplicismo umano al posto del coté politico. E l’unico conflitto reale a cui il film sembr...