La tavoletta Ouija è una fissa della Blumhouse che non si è placata dopo il parco successo del film del 2014 (50 milioni di dollari che non sono considerabili un flop se il film ne è costato 5). Già presente nelle loro primissime produzione (Paranormal Activity) ora la tavoletta si è guadagnata anche il prequel ambientato negli anni ‘60. Ad essere corretti non si tratta di un vero prequel, perché non c’è un legame con l’altro film né è la tavola in sé a portare la maledizione attraverso gli anni. Ma tant’è.

La vera notizia semmai è che questa volta a dirigere c’è Mike Flanagan, il talento rivelato da Oculus ma solo parzialmente confermato con i film successivi, che qui si impegna per trasformare una storia abbastanza banale (casa maledetta, bambini posseduti, presenze metafisiche, un prete che combatte con la famiglia) in un film di secondi piani e paura sottile.

Forse questo ex-montatore passato alla regia ha imparato quanto ami lavorare di sfondi in Il Terrore Del Silenzio, ...