Pianeta Terra, anno 2036: le cose vanno prevedibilmente malissimo, e il mondo intero è in guerra. Siamo al confine tra Russia e Ucraina, in una zona che la potenza sovietica vuole riconquistare e annettere (“come ai vecchi tempi” commenta qualcuno); gli eserciti russo e ucraino combattono da anni una logorante guerriglia contro la resistenza, e di mezzo ci sono anche gli immancabili Stati Uniti, presenti nella zona demilitarizzata circostante con un po’ di soldati in missione di pace, e un terrorista signore della guerra di nome Koval.

Ah, e c’è pieno di robot: il mondo tra 15 anni, nella visione di Mikael Håfström, non avrà fatto grandi passi avanti dal punto di vista tecnologico se non in ambito bellico, per cui le guerre si continuano a combattere come un tempo, con i militari in trincea che rischiano la vita, ma anche con potentissimi droni telecomandati – esattamente come accade oggi, a dirla tutta – e con un esercito di robot che assomigliano ai Centurion di Battlestar Galactica<...