Tutto è perfetto all’inizio di Overlord, il suo attacco è uno sbarco in Francia che cita quello in Normandia di Spielberg ma da un aereo, con soldati che vomitano, temono di morire e alla fine sono spinti fuori da bombe che cominciano a ucciderli prima ancora che abbiano potuto iniziare a battersi. Voliamo fuori dalla carlina verso terra tra gli spari, le bombe e altri aerei in fiamme assieme ad uno di loro. Poi dentro l’acqua in cui cade e di nuovo su, in un finto unico pianosequenza digitale. La morte è ovunque: morti sull’aereo, morti nelle esplosioni, morti in aria, morti in acqua e poi a terra, nei boschi, solo cadaveri. Rimanere vivi sembra quasi impossibile, le possibilità minuscole. È uno degli inizi migliori dell’anno ma non è destinato a durare.

Il primo indizio che qualcosa non vada ci viene verso metà film quando è ormai chiaro che gli eroi di Overlord sono anonimi, non sappiamo nulla di loro né lo sapremo alla fine. Come sono finiti in quella guerra, chi abbiano a casa, co...