Piccoli Crimini Coniugali
di Alex Infascelli
6 aprile 2017
È probabile che qualche decennio fa (almeno più di due) un film come Piccoli Crimini Coniugali potesse ancora avere un senso. La storia di un marito e una moglie, intellettuali e borghesi che vivono in interni dall’esasperato tono borghese e intellettuale, e si distruggono a vicenda in uno scambio dialettico feroce proprio a partire da queste caratteristiche: accusandosi a vicenda di essere o non essere borghesi.
Si inizia insomma chiedendosi come davvero sia possibile raccontare oggi una storia simile, animata da questi problemi e questi contrasti così irrilevanti e fuori dal tempo, ma si finisce anche peggio: chiedendosi come sia possibile una simile metodica eliminazione di ogni componente interessante dal progetto.
Si inizia insomma chiedendosi come davvero sia possibile raccontare oggi una storia simile, animata da questi problemi e questi contrasti così irrilevanti e fuori dal tempo, ma si finisce anche peggio: chiedendosi come sia possibile una simile metodica eliminazione di ogni componente interessante dal progetto.
Dal contesto, fino alla tipologia umana, passando per i problemi espressi e le difficoltà messe in campo, nulla in Piccoli Crimini Coniugali si muove da un terreno elitario e snob. I due coniugi di Sergio Castellitto e Margherita Buy vivono in un piccolo mondo a parte, i...
Concepito con uno spirito che appartiene a decenni passati, Piccoli Crimini Coniugali non fa fruttare nemmeno l'unica cosa buona che ha: gli attori
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