Arriva il momento anche per Pitch Perfect di andare in trasferta. Arrivato al terzo film, esaurita ogni forma di idea possibile immaginabile (anche se, obiettivamente, il mondo della musica visto dal basso ne offrirebbe), la serie basata sul libro di Mickey Rapkin cambia location e addirittura sconfina in un altro genere per trovare le nuove motivazioni che evidentemente la sua natura non gli offre.

Le Bella’s si sono sciolte, ognuna ha un lavoro insoddisfacente (anche se l’ultima volta ci avevano detto che Beca finalmente era entrata a lavorare per l’etichetta musicale come desiderava) e come in I Blues Brothers il richiamo della musica le rimette insieme per un tour a supporto delle truppe americane in Europa. Cioè in posti come la Spagna o la costa azzurra e non (come ci si sarebbe aspettati) in Afghanistan. In quel tour incontrano altri gruppi rivali che fanno musica rivale, in una competizione che scatta immediatamente non interna alla musica a cappella ma tra stili diversi. In me...