PUNTASACRA, DI FRANCESCA MAZZOLENI: LA RECENSIONE

C’è in Puntasacra esattamente lo stesso metodo documentaristico di Gianfranco Rosi, cioè il ritratto di una comunità identificata da un luogo tramite in un mosaico di voci differenti riprese nella loro quotidianità. Francesca Mazzoleni cerca di scomparire per riprendere eventi, feste, discussioni di politica, discussioni familiari e la quotidianità della zona dell’Idroscalo, Ostia Nuova. Il risultato ha il medesimo feeling fluido e invisibile dei documentari di Rosi e la medesima capacità di riprendere l’ordinario montandolo insieme per suggerire qualcosa di superiore, con in più una sua vocazione mistica particolare evocata dalla fotografia di Emanuele Pasquet, che punta sulla conformazione fisica dell’area in cui sorge il villaggio al centro del film, una specie di punta alla fine di tutto, fiaccata da vento e onde, per giocare con onde e tramonti in modo da suggerire una valenza eccezionale a quel posizionamento. Come fosse il termi...