La vera famiglia non è necessariamente quella naturale ma quella che ci cresce e poi quella che scegliamo per noi stessi. Alla fine è di questo che parla Il Ragazzo Invisibile: Seconda Generazione, non è il tema che sottende le avventure di Michele, è proprio ciò in cui il film investe la maggior parte delle energie, quello che interessa di più chi l’ha scritto e diretto, nonostante ci sia tutto un grande agitarsi attorno alla storia dei poteri e della vendetta contro il signore del gas che aveva intrappolato gli “speciali”, aveva fatto esperimenti su di loro e adesso vuole installare uno dei suoi gasdotti proprio a Trieste, città di Michele. Un villain che purtroppo non riusciamo mai a percepire come tale e che non hai mai modo o tempo di guadagnarsi una propria personalità.

Questo secondo film di Il Ragazzo Invisibile conferma la pessima recitazione vista nel primo (qualcosa di davvero difficile da spiegarsi) e cambia leggermente tono per adeguarsi alla nuova età del protagonista e (...