Che sia un film militante e sul piede di guerra Rare Beasts lo dichiara subito, nella prima scena, in un fantastico campo controcampo tra i due protagonisti a tavola al ristorante. Dialoghi serrati, sguardi, interazioni e piccola lotta verbale che svela i mutamenti nelle relazioni sessuali e l’approccio sovversivo che il film ha rispetto ai soliti stereotipi di gender. È un appuntamento, scopriamo, e non sta andando bene. Tuttavia la relazione tra la protagonista e quest’uomo sarà lo scontro lungo il quale Billie Piper costruisce il suo film.

Gli uomini di Rare Beasts sono ostacoli e intrattengono relazioni tossiche con la protagonista, spesso proprio violente, di certo meschine ed odiose. Perché quello che Billie Piper odia è l’approccio violento alla vita, e a prescindere dall’età! Anche il figlio della protagonista è una zavorra, un polo di negatività che le funesta la vita, non diverso in fondo da questo fidanzato iper-conservatore, ridicolo e spesso così bisognoso e problematico d...