Ready Player One
28 marzo 2018
In qualsiasi visione pessimista del futuro è incorporata una visione pessimista del presente. Solo spostata un po’ in avanti, esasperata nelle conseguenze e immaginata nelle sue implicazioni più eccessive. Così, a partire dalla retromania dei nostri anni e dalla maniera in cui le nostre vite e le nostre relazioni personali si sono spostate anche online, lo sceneggiatore di L’Incredibile Hulk e X-Men 2 Zak Penn assieme a Ernest Cline (autore del libro da cui tutto è tratto il film) hanno immaginato un futuro in cui vita online e vita reale non siano fuse come ora ma contrapposte, due mondi distinti in cui vivere definendo se stessi a partire dai simboli dei consumi culturali (pop). O si sta in un mondo, il nostro cioè quello reale, o si sta nell’altro, quello virtuale, chiamato Oasis che funziona esattamente come i funzionano i videogiochi in multiplayer, tramite i meccanismi di ricompensa per chi ci passa più tempo. Questo fa che al cinema Ready Player One sia una storia che contrappon...
La nostra recensione di Ready Player One di Steven Spielberg
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