Abbastanza inattesi gli sviluppi di questa Fase Due dell’Universo Cinematografico della Marvel.

Abbiamo un Iron Man 3 in cui Tony Stark passa più tempo privo di armatura a fare i conti con sé stesso che con il Mandarino.

Un Thor: The Dark World che, al momento, è un po’ l’anello debole di tutto l’ingranaggio, e viene tenuto in piedi solo dal rapporto fra il Dio del Tuono e suo fratello Loki rimandando al futuro tutto quello che di meritevole viene alluso nel corso della vicenda.

Poi c’è Captain America: The Winter Soldier. Il seguito di quel cinecomic che, citando l’Honest Trailer “Insomma non era tutto questo gran ché” in cui però scopriamo che “quello che non era neanche il nostro Avenger preferito” sa il fatto suo.

I fratelli Anthony e Joe Russo, col supporto della sceneggiatura di Stephen McFeely e Christopher Markus, consegnano al pubblico il tassello più solido dell’UCM, quello in cui l’ironia, la leggerezza ...