Resina inizia specificando di raccontare la storia di una comunità realmente esistente tra le montagne del nord Italia che parla una lingua ormai quasi morta, il cimbro. Sono rimasti solo loro custodi di quest’idioma ma nonostante il peso che la didascalia iniziale sembra dargli nel film poi tutto ciò non ha un vero senso, il linguaggio arcaico che dovrebbe unire la piccola comunità non lo fa realmente ma noi non sentiamo che da quello dovrebbe derivare la loro unione. Il Vento Fa Il Suo Giro qualche anno fa aveva tentato il medesimo tipo di racconto etnografico che sfociava in cinematografico con l’occitano, ma lì l’ingerenza della lingua era un’altra.

In Resina invece la trama è quella di una ragazza che da quel paesino era partita verso la grande città e che lì ora torna perché non ha fatto la carriera nella musica che sperava. Nel paesino c’è la sua famiglia un po’ disastrata, con una madre chiusa nel mutismo e una sorella che si è presa tutti i pesi sulla spalle e c’è però anche u...