Il più grande trionfo di Ride è quello di essere esattamente quello che era stato annunciato.

E non solo all’interno del suo minutaggio.

Lo è a partire dai poster, dal casting, dalle location fino all’uso che viene fatto della postproduzione, un film di rapidissimo consumo confezionato con grande abilità, che sfrutta un presupposto stringente: tutta la storia dei due rider che partecipano a una corsa clandestina dal premio milionario ma dai risvolti quasi subito sanguinari la vediamo attraverso le immagini riprese da videocamerine GoPro (quelle piccole ma ad alta risoluzione con grandangolo usate soprattutto per le riprese sportive di nuova generazione, grazie alla facilità di posizionamente su caschi o pettorine). Come in un film found footage quindi sappiamo cosa ha filmato ciò che stiamo vedendo, alle volte sono i droni che circondano i protagonisti altre sono le camere montate su di loro, altre ancora dei video di sicurezza.

Non era facile consegnare davvero un film simile in un pa...