Fast & Furious è cinema coatto, La leggenda del cacciatore di vampiri è cinema coatto, Wanted è cinema coatto e lo è anche questo Robin Hood.
In sé non c’è niente di male, non è una valutazione di merito e un film coatto può essere fantastico, per quanto la definizione in sé implica il grado zero dell’approfondimento accoppiato al grado massimo dell’esibizione di sé (ma di nuovo, non necessariamente è un male). Questo Robin Hood che vorrebbe tanto essere Matrix e che è pronto a copiare anche l’uso dei cappottoni lunghi oltre a ralenti e sparatorie (con frecce) è puro cinema coatto perché definisce i personaggi in base a quanto aderiscono al proprio gender. In base quindi non all’appartenenza biologica ma culturale a un sesso. Gli uomini hanno un senso in base a quanto sono uomini duri e virili o quanto non lo sono per niente, le donne in base a quanto esibiscono caratteristiche ancestrali di fem...
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