The Walk
di Robert Zemeckis
22 ottobre 2015
La storia di Philipe Petit è già stata raccontata, benissimo e con successo, da James Marsh nel documentario Man on Wire. Il bisogno di tramandare come nel 1974 si sia arrivati a quell’impresa estrema e poetica di tirare un cavo tra le torri gemelle e camminare sospesi, è stato già ampiamente assolto quando arriva The walk 3D, quindi ciò di cui quella storia necessita non è del racconto ma dell’epica. E Zemeckis è l’uomo giusto. Lui e il suo cinema degli ultimi 15 anni, fatto di ambienti irreali, di digitale spinto ai massimi livelli e di una totale confusione tra ciò che esiste e ciò che non esiste, tra set pratici e virtuali. Dopo tantissima sperimentazione con l’animazione quello che una volta era l’autore di Ritorno al futuro è da qualche anno tornato al cinema dal vero più forte e con idee ancora più radicali.
In The Walk 3D a meravigliare non è solo la possibilità di abusare di digitale al momento di creare la famosa camminata tra le torri gemelle, m...
Nella storia di The Walk Robert Zemeckis scova per noi un eroe che non è il protagonista e realizza un film al limite dello sperimentale a partire da
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